PIAZZA SANT’ORONZO: Ogni giorno, a mezzodì, si diffondono nell’aria le note del famoso tenore leccese Tito Schipa: escono da Palazzo Carafa, sede del Comune e avvolgono tutta la piazza e i suoi monumenti di epoche diverse. Tra palazzi anni ’20 e caffè storici, dove gustare un pasticciotto alla crema e il caffè in ghiaccio con latte di mandorla, svetta la Colonna di Sant’Oronzo, innalzata nel 1660, usando parte di quella romana donata dalla città di Brindisi, sormontata dalla statua bronzea del patrono. Il Sedile del 1592 ha archi ogivali gotici e loggia rinascimentale; magnifico l’Anfiteatro con doppio ordine di gradinate rette da arcate, che d’estate ospita rassegne e a Natale il Presepe. Nel gomitolo di strade intorno si nascondono laboratori d’arte e botteghe della cartapesta, antica tradizione che con acqua, paglia, gesso, colla, filo di ferro e fogli di carta dà vita a veri capolavori.
PIAZZA DUOMO: Sono un incanto i puttini che saltellano sulle facciate delle chiese, i rami di acanto che decorano antichi pozzi e i mascheroni apotropaici sui portoni dei palazzi. Quando si arriva in piazza Duomo, il “salotto dei Leccesi”, si resta senza parole. Un unico accesso pieno di logge e statue di santi racchiude il Palazzo del Seminario di fine ‘600 con il bel pozzo di S. Irene e il Museo Diocesano d’Arte Sacra (museo.diocesilecce.org), la loggia del Vescovado, lo svettante campanile a 5 piani e il Duomo Maria SS. Assunta a 3 navate, impreziosita da un soffitto ligneo a cassettoni e borchie dorate, sontuosi altari, enormi tele del Tiso sul presbiterio e nella Cripta di S. Maria della Scala con 92 colonne e capitelli tutti differenti. cattedraledilecce.it
Salento: Terra di confine abbracciata da due mari, con chilometri di costa, dove spiagge da sogno cedono il posto a calette segrete e scogliere a strapiombo.
SANTA CROCE: Splendida di giorno, magica con l’illuminazione la sera. Con l’annesso Palazzo dei Celestini è il simbolo del Barocco leccese, un ricamo di pietra restituita alla città ancor più bella, dopo il restauro. La facciata, opera degli architetti Riccardi, Zimbalo, Penna dal 1549 al 1646, è divisa in tre parti e decorata con centinaia di simboli, figure mitologiche e zoomorfe, fiori, frutti, animali fantastici, putti danzanti. La ricca balconata retta da 13 telamoni alterna alle figure dei turchi infedeli gli emblemi delle potenze unite per sconfiggerli: il dragone per il Papa Gregorio XIII, il Grifo per Genova ed Ercole per il Gran Duca di Toscana. Al centro spicca il rosone barocco più grande del mondo; mentre l’interno a croce greca ha uno stile sobrio. basilicasantacrocelecce.it
TESORI BAROCCHI: Amano stupire e non solo per la facciata ricca di decori, molte chiese barocche custodiscono all’interno autentiche sorprese. Alcune sono visitabili tutto il giorno grazie al progetto “LeccEcclesiae – alla scoperta del Barocco”. Non solo il Duomo, il Museo Diocesano e la Basilica di S. Croce, ma anche piccoli capolavori, come la Chiesa di San Matteo in via dei Perroni, con la facciata convessa in basso e concava in alto, a pianta ellittica con ricchi altari e una Pietà lignea del XV secolo. O la Chiesa di Santa Chiara che ha forma ottagonale e dentro si è avvolti da un raro soffitto in cartapesta e dalla magnificenza degli altari in pietra leccese, ornati con colonne tortili, angeli e ghirlande (chieselecce.it). Arditi pinnacoli e cespi fioriti, colonne a spirale, cavalli alati, angeli e santi animano la facciata della Chiesa del Rosario.
LA CITTÀ NASCOSTA: Un’originale “caccia al tesoro” alla scoperta della città medievale sotto quella barocca, parte dal Castello Carlo V, dove si visitano i sotterranei e le prigioni con le mura ricoperte di graffiti oltre al Museo della Cartapesta con opere dal XVIII secolo a oggi (castellocarlov.it) e prosegue con il Jewish Museum Lecce di Palazzo Taurino, nell’antico quartiere ebraico abitato nel Medioevo, che cela nell’ipogeo i luoghi per l’abluzione rituale e i resti della ex sinagoga (palazzotaurino.com). Più di 2000 anni di storia scorrono sottoterra nel Museo Faggiano (museofaggiano.it) vicino Porta S. Biagio, mentre Palazzo Vernazza, aperto solo per mostre, custodisce nelle viscere il tempio di Iside e un battistero pagano. Info Point Lecce +39 0832 246517-242099
ARIA NUOVA NEI MUSEI: Non i classici musei, ma laboratori di sperimentazione e dialogo fra le arti. Il Castromediano, il più antico di Puglia (1868) ospita matinée musicali, cantieri di restauro, incontri d’autore, sessioni di yoga e un nuovo allestimento per paesaggi: dal Mare con i reperti di archeologia subacquea alla Terra con i siti archeologici, dal Sacro al mondo dei Vivi e dei Morti. Nel vicino Convitto Palmieri, sede della Biblioteca Bernardini e della Fabbrica delle Parole, il percorso permanente sull’arte della stampa porta tra macchine tipografiche e computer degli albori mentre nell’ex Monastero di Santa Chiara il MUST racconta la storia della città e propone laboratori, mostre, eventi (mustlecce.it). Fuori porta a Casalabate si visita la splendia Abbazia di S. Maria di Cerrate (abbaziadicerrate.it) e nel Parco Archeologico di Rudiae, l’antica città messapica che diede i natali al poeta latino Quinto Ennio, si ammirano gli scavi, che hanno reso Lecce l’unica città al mondo con due Anfiteatri romani a distanza di tre chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo e quello di Rudiae. parcoarcheologicorudiae.it